NODOSAURIDI
Quadrupedi, erbivori e provenienti dalla famiglia dei
Ornitischi, questi dinosauri sono vissuti durante il periodo che va dalla fine del
Giurassico fino al Cretacico, fra 140 e 65 milioni di anni. I maggiori reperti furono
rinvenuti in Asia e in America del Nord. Erano lunghi dai 2 a 7 metri e pesavano fino a 3
tonnellate. Purtroppo i pochi reperti rinvenuti non permettono una fedele ricostruzione,
ma la caratteristica fondamentale di questo dinosauro era la corazza fatta di placche
ossee. Lo stesso nome infatti Nodosaurus significava lucertola a nodi. Alcuni
studiosi affermarono che la corazza copriva interamente il corpo di questi erbivori,
mentre altri sostenevano che erano più liberi e quindi più agili nei movimenti.
Daltronde la forma del collo relativamente lungo e della testa ci fa pensare che
appunto i movimenti erano comunque non troppo impacciati dalla corazza. Insieme ai nodi
sulla corazza cerano anche delle spine a scopo difensivo. Le zampe erano corte e
terminavano i piedi molto piatti che sorreggevano tutto il peso del corpo. Non essendo
molto veloci svilupparono appunto questa corazza che gli permetteva di rinchiudersi
appoggiati al suolo con le zampe nascoste e diventare una specie di roccia con punte
pericolose, quindi molti carnivori riuscivano ad abbatterli solo se erano in gruppo e
capovolgevano il Nodosauro fino a scovare le zone vulnerabili. Si suppone che vivessero in
terre aride e che la corazza servisse anche come filtro per i liquidi, i denti poco adatti
a masticare vegetali delle foreste, fanno pensare che questi erbivori popolassero
soprattutto terre desertiche dove trovavano vegetali molti succosi.
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