3. vista: aspetto.
6. li grava: lo annoia.
8. che non s'apriva: che non osava palesarsi.
12. parta o descriva: affermi o esamini minutamente.
14. che mi dimostri: che mi spieghi cosa sia quest'amore, a cui tu
riduci ogni virtù ("ogne buono operare") e i1 suo contrario, cioè
ogni vizio.
18. che si fanno duci: che pretendono far da guida.
19. presto: disposto, pronto potenzialmente.
21. tosto che: non appena, dal piacere, è sollecitato (" desto ") a
tradurre in atto la sua disposizione potenziale.
22. Vostra apprensiva: la vostra facoltà conoscitiva deriva
l'immagine (" tragge intenzione ") dalla realtà (" da esser verace "
) e la chiarisce ( " spiega " ) in voi, si che fa volgere ad essa il
vostro animo e se, una volta che ad essa sia intento, l'animo si
sente attratto ( " si piega " ), questo è amore ed è amor naturale,
cioè innato o istintivo (" natura ") che, mediante il piacere, per la
prima volta (" di novo ") si concretizza in voi (" si lega ").
28. Poi: poi, come il fuoco va verso l'alto per il suo principio
formale ("forrma") che è fatto per salire verso la sua sfera, cioè
quella del fuoco (cfr. Par. c. I, 115), dove dura di più trovandosi
nel suo proprio elemento (" in sua matera "), cosi l'animo, preso
dall'attrazione per la cosa di cui la facoltà conoscitiva gli ha
fornito conoscenza (" preso "), entra in desiderio, che è moto dello
spirito, e non ha tregua (" mai non posa ") finché non riesca a
godere della cosa amata. E' questo l'amore d'animo.
35. ch'avvera: che tiene per vero che l'amore sia sempre, in sè,
una cosa lodevole, forse perché sempre buona sembra essere la
sua materia, cioè la naturale disposizione ad amare; ma, sebbene
la cera sia buona, non tutte le forme ( " segno ") impresse alla cera
sono buone.
40. seguace: che seguiva il tuo ragionamento.
43. ché, s'amore: ché se amore deriva da qualcosa che è fuori di
noi, e se l'anima non procede che per suo naturale impulso, non è
merito suo (" suo merto ") se va dritto, né è sua colpa se prende un
cammino torto. E' un caratteristico esempio di sillogismo.
47. t'aspetta: affidati.
49. Ogne forma sustanzial: ogni anima, che è separata, distinta ("
setta " cfr. lat. secta) dalla materia, ma con essa legata nel corpo
che forma un tutto unico, ha in sè raccolta (" colletta " cfr. lat.
collecta) una particolare attitudine, che non è percepita se non
quando opera, e che non si rivela altro che nei suoi effetti, come la
vita in una pianta si rivela nel germogliare di verdi foglie.
55. Però: perciò (poiché la particolare attitudine si rivela soltanto
attraverso gli effetti), non si sa donde provenga la conoscenza
delle cognizioni fondamentali (gli assiomi) e l'amore dei beni cui
naturalmente l'uomo si rivolge (il vero, il bello, Dio), e che sono
negli uomini, come nell'ape la predisposizione e la tendenza ("
studio " cfr. lat. studium) a produrre il miele. E questa prima
tendenza a quei beni, essendo innata, non merita né lode né
biasimo.
61. Or: ora, perché a questa innata tendenza si uniformi ogni altra
voglia (" si raccoglia "), vi è innata la facoltà razionale, capace di
consigliare e di controllare i desideri, prima che ad essi si dia
libero sfogo ( " l'assenso " ); tale è il libero arbitrio.
64. Quest'è 'l principio: da questa prima voglia deriva " la ragione
per cui voi meritate (lode o biasimo) a seconda che essa virtù
accolga e scelga come oggetti dell'amore il bene o il male"
(Momigliano).
69. moralità: le leggi morali.
72. di ritenerlo: di frenarlo, se scelga il male come oggetto.
73. La nobile virtù: la facoltà di frenare o di assecondare gli
impulsi naturali. Beatrice parlerà del libero arbitrio nel c. V del
Paradiso.
76. La luna: la luna, che aveva tardato a levarsi fin quasi a
mezzanotte.
78. un secchion: è l'aspetto convesso della luna calante.
79. per quelle strade: lungo quel cammino che il sole accende,
intorno al solstizio d'inverno, quando i Romani lo vedono
tramontare tra Sardegna e Corsica.
83. Pietola: è l'antica Andes, patria di Virgilio, per i cui meriti essa
è famosa ( " si noma " ) più che ogni altra città del Mantovano.
84. del mio carcar: del dubbio che mi gravava la mente.
87. vana: vaneggia per stanchezza.
91. Ismeno: è, con l'Asopo, un fiume della Beozia, lungo le cui
rive i Tebani correvano in folla furente, invocando Bacco, loro
protettore.
94. falca: si rammenti il "Salcare" del passo dei cavalli. L'immagine
è tolta dall'inascare che fanno la schiena e le gambe a modo di
falce.
96. cui: che il buon volere e il giusto amore sprona ( " cavalca " ).
100. Maria : è il primo esempio di sollecitudine: Maria, appena
saputo che Elisabetta era incinta, corse da lei per prestarle aiuto. il
secondo, ricorda l'operazione militare di Cesare, il quale, per
conquistare Ilerda, cioè Lerida, nella Spagna, prima colpi Marsiglia,
poi, lasciato Bruto a comandante del presidio, accorse in Spagna
contro Afranio e Petreio, luogotenenti di Pompeo.
105. rinverda: rinverdisce, ravviva.
107. ricompie: ricompensa.
109. non vi bugio: non vi mentisco.
110. pur che: non appena.
117. nostra giustizia: quel che giustamente siamo costretti a fare.
118. Io fui abate: non si sa con precisione chi sia l'abate di San
Zeno, in Verona. I commentatori, tuttavia, si orientano su un Gherardo,
morto nel 1187.
119. Barbarossa: è il famoso Federico I, che distrusse Milano nel
1162.
121. E tale: è Alberto della Scala, che mori il 10 settembre 1301.
124. suo figlio: il figlio illegittimo Giuseppe (" che mal nacque "),
difettoso di corpo e di mente (" mal... intero "), fu creato, da
Alberto, abate di San Zeno.
133. Prima fue: è il primo esempio di accidia punita: gli Ebrei,
davanti ai quali si era aperto il mar Rosso, essendo
restii a seguire Mosè, furono distrutti ad opera di Dio nel deserto
prima che il Giordano, fiume della Palestina, vedesse giunger loro
che erano eredi di quella terra. Il secondo: i compagni di Enea ("
figlio d'Anchise ") che non sopportarono di condurre fino in fondo
l'impresa, ma si fermarono in Sicilia con Aceste, si condannarono
a una vita senza gloria.
140. potiersi: si potevano.
144. ricopersi: chiusi, per quel vagare della mente.

Presentato da Luigi Minnaja