1. di ponte in ponte: dal ponte della quarta bolgia a quello della quinta.
3. 'l colmo: la parte più elevata, come in c. XIX, 128.
4. fessura: la quinta bolgia.
7. arzanà: l'arsenale di Venezia.
9. a rimpalmare: per spalmare di nuovo le loro navi colpite da
avaria (" non sani "), che non possono navigare; e invece di
prendere il mare ( " in quella vece ")...
11. ristoppa: tura con nuova stoppa le falle delle fiancate.
13. ribatte: ribadisce le parti inchiodate.
14. volge sarte: attorciglia le sartie, chi attoppa la vela minore ("
terzeruolo "), chi la maggiore (" artimon ").
17. pegola: pece (cfr. impegolare), che imbrattava con la sua
viscosità (" 'nviscava ").
19. I' vedea lei: io vedevo la pece, ma non vi scorgevo altro che ("
mai che ") le bolle.
21. riseder: riabbassarsi di livello.
23. Guarda, guarda!: bada, bada!
25. l'uom cui tarda: l'uomo ansioso di vedere (" cui tarda di veder ")
ciò che gli é necessario (" convien ") evitare e al quale
l'improvvisa paura toglie gagliardia ( " sgagliarda " ); e che,
sebbene continui a guardare (" per veder "), non indugia a fuggire.
30. su per lo scoglio: su per il ponte ove Dante si trova.
32. acerbo : crudele nell'atteggiamento (" atto ")
34. L'omero suo: un peccatore gravava (" carcava " ) le sue spalle
che erano ben rilevate e ossute, con entrambi i fianchi, e il diavolo
("quei") teneva stretto il collo dei piedi (" nerbo ").
37. Del : dal. Malebranche : nome generico dei diavoli di questa
bolgia.
38. anzian di santa Zita: magistrati della Signoria di Lucca, ove
era particolarmente venerata santa Zita. Si tratterebbe, stando alla testimonianza di un antico commentatore, di un certo Martino Bottaio (morto nel 1300), forse compagno in baratteria con il Bonturo nominato al v.41.
39. sotto: sotto la pece bollente.
40. a quella terra: alla città di Lucca che é ben fornita di barattieri.
41. Bonturo: è Bonturo Dati, capo del partito popolare di Lucca, e
famoso barattiere: la frase, quindi è ironica. Barattiere è chi trae
illeciti guadagni dal pubblico denaro e chi prostituisce la giustizia.
Ciò spiega il tono forense del v. seg., con la presenza del lat. " ita
".
42. del no: per denaro il no diventa sì ("ita " : cfr. lat. ita est: é
cosi).
45. a seguitar lo furo: ad inseguire un ladro (cfr. lat. fur).
46. convolto: raccolto nelle membra e mostrando la schiena.
47. avean coperchio: erano coperti dal ponte, cioè vi stavano
sotto.
48. Qui non ha loco: qui non c'è il Santo Volto, cioè un antico
crocifisso di legno, davanti al quale i Lucchesi usavano inchinarsi,
in atto somigliante a quello del dannato, tornato a galla tutto "
convolto ".
49. Serchio: fiume presso Lucca. Continua la crudele ironia del v.
precedente.
51. non far: non soperchiare, non venire a galla; sì da star sopra la
pece.
52. raffi : uncini.
54. nascosamente accaffi: arraffi di nascosto qualcosa sotto la
pece, come, in vita, occulti guadagni ti procurò la baratteria.
57. non galli: non galleggi.
60. dopo: dietro (cfr. lat. post) una sporgenza che ti offra riparo ("
schermo ").
61. e per nulla offension: e per qualsiasi offesa mi possa esser
fatta, non temere, che queste cose mi sono note (" conte " :
cognite), e già altra volta mi trovai a simile contesa (cfr. c. IX, 22
e segg.).
64. dal co: dal capo.
65. ripa sesta: quella tra la quinta e la sesta bolgia
69. chiede: domanda l'elemosina dal punto in cui la furia dei cani
l'ha costretto a fermarsi.
71. runcigli : roncigli, uncini.
72. fello : ribaldo.
76. Malacoda: é il primo dei numerosi diavoli presentati da Dante
in questo canto.
78. Che li approda?: che gli giova? A cosa gli serve?
81. schermi : ostacoli.
82. destro : favorevole, propizio.
87. feruto : ferito.
93. temetti ch'ei: costruzione latineggiante, come timeo ut per cui
si desidera ciò che si teme; e Dante qui desidera che
i diavoli mantengano la promessa del v.87. Della costruzione
analoga a quella latina di timeo ne, per cui si teme una cosa
indesiderata, ci sono diversi esempi nel poema (cfr. Inf. XVII, 76;
XXII, 92).
95. Caprona: castello dei Pisani, conquistato dai Fiorentini e
Lucchesi nel 1289, l'anno in cui Dante combatté a Campaldino. I
difensori si arresero a patto di aver salva la vita.
102. accocchi: aggiusti, assesti. .
108. l'arco sesto: il ponte sulla sesta bolgia.
110. grotta: l'argine roccioso tra la quinta e la sesta bolgia.
111. che via face: che consente il passaggio. Ma è una maligna
bugia.
112. Ier...: Ieri, all'ora che ne conta oltre cinque più di quest'ora ("
otta "), si sono compiuti 1266 anni da che questa via fu interrotta.
Il terremoto che causò le interruzioni (cfr. c. XII, 37-45) avvenne
alla morte di Cristo. E poiché, secondo Dante (cfr. Conv. IV,
XXIII, 10-11) Cristo morì nel suo 34° anno, quasi all'ora sesta,
cioè a mezzogiorno, si ha: 1266 + 34 = 1300, giorno del Venerdì
Santo, in cui comincia il viaggio oltremondano (cfr. c. I, 1).
Riguardo all'ora si ha: 12 - 5 = 7. Sono cioè circa le sette del
mattino; è trascorsa circa un'ora da quando Dante é giunto al
ponte della quinta bolgia (cfr. c. XX 124 e n. 126).
116. se ne sciorina: si solleva sulla pece emergendo.
120. la decina: la squadra di dieci diavoli.
124. Cercate 'ntorno: controllate le bollenti panie.
126. tane : bolge.
132. e con le ciglia: con l'ammiccare degli sguardi.
135. li lessi dolenti: i dannati bolliti nella pece.
136. Per l'argine sinistro: voltarono a sinistra.
138. per cenno: come invito a dare un sonoro segnale di partenza,
che non tarda a venire (v. 139).