5. non rami schietti: non rami lisci, ma pieni di nodi e contorti ("
'nvolti ").
6. tòsco: tossico, veleno.
8. quelle fiere: quegli animali selvatici che popolano la Maremma
toscana (" tra Cecina e Corneto "), ed hanno in odio i luoghi
coltivati (" colti "). Il Cecina è un piccolo fiume che scorre nella
regione volterrana, Corneto è una piccola città presso
Civitavecchia.
10. le brutte Arpìe: figlie di Taumante e di Elettra, erano
raffigurate con volto di donna e corpo di uccello. Erano rapaci e
usavano insozzare con l'orrida profluvie del ventre tutto ciò che
toccavano. Scacciarono dalle isole Strofadi o Striladi, Enea e i suoi
compagni ( " i Troiani " ), profetizzando insopportabile fame ("
futuro danno "). L'episodio è in Virgilio (cfr. En. III, 227 e 253,
segg.).
13. late: ampie e aperte.
15. strani: può riferirsi agli alberi o ai lamenti; meglio agli alberi, il
cui aspetto (crf. v. 4-9) era veramente insolito.
19. sabbione: è quello che forma il 3° girone.
21. che torrien fede: che renderebbero incredibili le mie parole ("
sermone "), se mi limitassi a parlartene.
25. Cred'io...: io suppongo che egli credette che io ritenessi.
26. bronchi: grossi rami nodosi.
27. per noi: per causa nostra:
30. li pensier: le tue supposizioni cadranno d'un tratto.
32. pruno: grande albero spinoso.
33. Perché mi schiante?: perché mi spezzi ?
35. scerpi : laceri.
38. pia: pietosa, caritatevole.
40. Come d'un stizzo: come da un ramo verde, che sia acceso da
un capo che dall'altro trasuda (" geme ") e sibila (" cigola ") per
l'aria costretta ad uscire in seguito alla dilatazione, così dal legno
schiantato uscivano insieme parole e sangue.
47. lesa: ferita e offesa.
48. con la mia rima: allude all'episodio virgiliano di Polidoro (cfr.
Purg. c. XX, n. 115), figlio di Priamo, la cui voce si fa sentire,
proveniente da una pianta di mirto, quando Enea ne schianta tre
virgulti.
51. ovra: gesto che a me stesso è penoso.
52. 'n vece: in luogo di una riparazione (" ammenda ") per il male
compiuto, rinnovi la tua memoria su nel mondo, dove gli è
concesso (" lece ") ritornare.
55. m'adeschi : m'inviti.
56. voi non gravi: non vi sia sgradito.
57. m'inveschi : mi intrattenga.
58. ambo le chiavi: " l'affermativa che apriva (" diserrando ") lo
cuore e la negativa che lo serrava " (Buti). Nel tronco é lo spirito
di Pier delle Vigne, protonotaro e logoteta di Federico II, del quale
seppe conquistare la piena fiducia; ma, caduto in disgrazia del suo
signore, fu imprigionato e accecato, per cui si uccise.
60. sì soavi: con tanta delicata accortezza, che allontanai quasi tutti
gli altri dalla sua intimità (" secreto ").
63. tanto ch'i ne perde': tanto che ne persi le forze.
64. La meretrice: l'invidia, capace di prostituire le coscienze, che
non distolse mai gli occhi disonesti dalla reggia dell'imperatore ("
Cesare ")...
68. Augusto : l'imperatore.
69. tornaro: si mutarono.
72. ingiusto fece: mi rese colpevole, in quanto suicida, contro di
me che pure ero innocente delle colpe attribuitemi.
73. nove: nuove, relativamente al tempo e al modo.
76. riede : ritorna.
78. del colpo: a causa del colpo.
80. l'ora : l'occasione.
85. Se l'om ti faccia: voglia il cielo che ti si conceda; " se " ha
valore ottativo, come al v. 82 del c. X, e " l'om " è l'"on"
impersonale dei Francesi.
86. liberamente : spontaneamente.
87. incarcerato: imprigionato nel tronco.
88. si lega : si materializza in questi legni nodosi (" nocchi ").
90. si spiega: si libera.
94. feroce: poiché "incrudelisce contro se medesima " (Buti).
96. a la settima foce: al settimo cerchio.
99. gran di spelta: una specie di biada che si sviluppa facilmente.
100. vermena: stelo tenue ed erbaceo.
102. fenestra: apertura donde escono i lamenti.
103. per nostre spoglie: per la resurrezione dei corpi dopo il
Giudizio Universale.
108. molesta: perché l'anima (" ombra ") lo spinse al suicidio.
109. attesi : intenti.
113. 'l porco: il cinghiale e la muta con i cacciatori al luogo ove è
appostato (" posta ").
117. rosta: frasca; in particolare quelle usate per scacciare le
mosche.
118. accorri, morte : é un irrealizzabile desiderio.
119. cui pareva tardar troppo: al quale sembrava di essere troppo
lento.
120. Lano: Lano da Siena è un noto scialacquatore e sappiamo
che morì nella battaglia di Pieve del Toppo (" giostre dal Toppo ")
combattuta tra Aretini e Senesi.
122. fallìa la lena: veniva meno la forza.
127. In quel: nelle membra dell'altro scialacquatore, Giacomo da
Sant'Andrea, nobiluomo padovano, nel 1237 al seguito di Federico II e nel
1239 fatto uccidere da Ezzelino. Di lui si narravano le più folli
prodiglità.
132. in vano: senza trovar conforto.
138. doloroso sermo: dolorose parole.
140. disonesto: indecoroso e infamante.
142. cesto: la base del cespuglio.
143. I' fui: fui di Firenze, città che mutò in San Giovanni Battista il
primo patrono: Marte. E per questo egli, il dio (" ei "), sempre
l'agiterà con la guerra (" con l'arte sua ").
146. sul passo d'Arno: sul passaggio attraverso l'Arno, cioè Ponte
Vecchio.
147. alcuna vista: una immagine visibile. Allude al frammento
d'una statua, ritenuta di Marte, posta sul ponte Vecchio
fino al 1333, quando fu trascinata via da un'inondazione.
149. 'l cener: questa distruzione di Firenze è leggendaria.
150. lavorare indarno: inutile sarebbe stata la ricostruzione di
Firenze, se non fosse stata ritrovata la statua abbattuta in Arno dai
barbari.
151. gibetto: dell'antico francese gibet = forca, vuol dire: io mi
impiccai nelle mie case. Si tratta di Lotto degli Agli o di Rocco de'
Mozzi.

Presentato da Luigi Minnaja